Con le tue stesse parole: un ricordo d'infanzia
Ricordo ancora quando la mia maestra delle elementari mi chiese di raccontare, “con le tue stesse parole”, il contenuto di un testo che ci aveva appena letto. Ricordo anche l’imbarazzo di quel momento: rimasi in silenzio per un po’, poi scoppiai a piangere. Confessai di non avere parole tutte mie, e di saper usare solo quelle che usano tutti. Naturalmente, la mia buona maestra voleva soltanto invitarmi a esprimermi con il piccolo vocabolario che, da bambino, potevo possedere.